Sulle superfici lapidee e i manufatti di interesse storico-artistico lo sporco, le patine e le incrostazioni possono provocare alterazioni irreversibili del materiale originale, inevitabilmente dannose per la conservazione. La loro pulitura può essere effettuata utilizzando metodi meccanici/fisici o mediante prodotti chimici.
Il processo di pulitura deve essere ben controllabile in ogni sua fase, graduabile e selettivo, e non deve produrre materiali dannosi per la conservazione della pietra (es.: sali solubili). Inoltre non deve produrre modificazioni fisiche, quali microfratture o forti abrasioni sulla superficie pulita, che possano accelerare il deterioramento per aumento della porosità.